… ovvero la vita nel tempo del Covid.
L’eterno presente è, per definizione, una condizione tradizionalmente estranea ai più giovani, poiché essa traduce quella dimensione dell’attesa che, più di ogni altra cosa, collide con la “fame di futuro” tipica della giovinezza.
Ma cosa accade quando l’attesa, da condizione momentanea, diventa invece status permanente, così come sta avvenendo da un anno circa, complice il protrarsi di una pandemia divenuta ormai “emergenza permanente”? Quanto questo “eterno presente” si identifica con la frustrazione di un tempo che non passa mai, e quanto invece esso è sinonimo di quell’ansia generata da un tempo che corre via troppo velocemente? E quanto, infine, questa imprevedibile pausa dal mondo ha costituito un freno o, per contro, uno stimolo per continuare a progettare il futuro?
Il primo dei 5 digital talk di #ProteoBrains2021 – in programma LUNEDÌ 24 MAGGIO, alle ORE 16:00 – focalizza l’attenzione su come è cambiata la nostra percezione del tempo in quel “tempo sospeso” del Covid (#PAUSE), nell’ambito del quale, parafrasando una nota canzone di COEZ, spesso ci si ritrova a pensare «Ma che giorno è domani».
Ai lavori del tavolo parteciperanno tre graditissimi ospiti che, a partire dalla propria personale esperienza, condivideranno con gli studenti cosa significa per loro “essere in pausa”: avremo dunque l’harmonica beatboxer MOSES CONCAS, già vincitore di Italia’s Got Talent, il narrative designer GILBERT GALLO, la pallavolista NOEMI SIGNORILE, l’e-Sport gamer EMILIANO SPINELLI.
A fare gli onori di casa, come da tradizione, i docenti della Link Campus University. Toccherà in particolare a MARICA SPALLETTA, professore associato di Sociologia processi culturali e comunicativi e vice-direttore dell’Osservatorio “Generazione Proteo”, introdurre la discussione del tavolo, che sarà poi arricchita dai contributi di STEFANO ARDUINI, professore ordinario di Glottologia e linguistica e coordinatore della laurea triennale in Dams, e MARCO ACCORDI RICKARDS, direttore di Vigamus Academy.