3° RAPPORTO DI RICERCA. IL SERVIZIO DEL TGR
INTERVISTA A NICOLA FERRIGNI
Intervista del TGR a Nicola Ferrigni, che presenta i risultati del 3° Rapporto di ricerca nazionale dell’Osservatorio “Generazione Proteo”, che ha visto intervistati circa 10mila studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado.
Di seguito il testo del servizio di Nazario Basili.
È il lavoro la prima preoccupazione dei giovani. Il Rapporto “Generazione Proteo”, realizzato dalla Link Campus University fotografa il mondo giovanile rispetto alle tematiche sociali. La terza edizione dell’indagine presentata oggi si basa su un campione di 10.000 studenti con una età compresa tra i 17 e i 19 anni, in sei Regioni: Lombardia, Veneto, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Per tre giovani su quattro le maggiori incognite per il futuro sono legate all’affermazione personale ed economica. La disoccupazione fa 9 volte più paura del terrorismo e 5 volte più paura della morte.
«Come dice anche Papa Francesco – dichiara Nicola Ferrigni, direttore dell’Osservatorio – il lavoro nobilita l’uomo, diventa la forza produttrice, il motore propulsore per andare avanti nella vita. Quindi, assolutamente, non è un dato che mi preoccupa, non mi stupisce, ma credo anzi che sia necessario l’intervento più possibile e immediato per rispondere a questa emergenza che i giovani oggi hanno manifestato».
Per la stragrande maggioranza degli intervistati rimangono i valori di riferimento, ma scompaiono i tabù: prevale la famiglia tradizionale, ma i giovani riconoscono la legittimità delle coppie di fatto e delle unioni gay. A Roma e provincia il campione di 1.300 ragazzi rispecchia, in linea di massima, il dato nazionale con qualche distinguo. La Città Eterna si afferma capitale multi-confessionale, con il 40% che si dichiara di religione non-cattolica, il 10% in più del dato nazionale. Quasi il 50% è favorevole all’aborto, il 15% in più rispetto alle altre Regioni. Aumenta la fiducia nelle Istituzioni e nelle proprie capacità per affrontare le sfide della vita, che considerano una corsa a ostacoli, che a volte frena il loro slancio.